축일:7월27일
복녀 마리아막달레나 마르티넨고 동정(2회)
BLESSED MARY MAGDALEN MARTINENGO, CAPUCHINESS
Beata Maria Maddalena (Margherita) Martinengo Religiosa
Brescia, 4 ottobre 1687 – 27 luglio 1737
Born: 1687 at Brescia, Italy
Died: 1737 of natural causes
Beatified: 1900 by Pope Leo XIII
Canonized: pending
복녀 마리아막달레나는 1687년 브레시아에서 태어나
1705년에 카푸친 성 클라라 수도원에 입회하여 수련장과 수도원장으로 봉사했다.
그녀가 남긴 문헌은 영성생활에 대한 탁월한 이해력을 짐작하게 한다.
1737년 선종했다.
(재속프란치스코회 지침서에서)
마리아 막달레나 마르티넨고는 1688년 이태리 브레시아의 귀족 가문에서 출생하였다.
17세에 고향에 있는 카푸친 글라라 수녀원에 들어갔다.
거기에서 특별히 성체성사와 십자가의 그리스도 수난에 대한 깊은 신심을 가졌으며
단순하고 헌신적인 공동생활을 하였다.
또한 수련장과 원장으로서 공동체에 봉사하기도 하였다.
천상 행복을 그리는 그녀의 생활로 많은 상처 받은 영혼들이 위로를 받았고
하느님을 떠났던 사람들이 다시 하느님과 일치하게 되었다.
(꼰벤뚜알프란치스코수도회홈에서 www.ofmconv.or.kr)
카푸친 글라라회 회원들의 개혁
이 개혁은 나폴리에서 생겨났는데, Catalonia 출신의 귀족부인, Maria Lorenza Longo에 의해 설립된
"Incurabili" 병원에서 시작 되었다.
이 병원은 프란치스칸 3회원들이 돌보는 곳이었다가 1533년 Thiene 의 성 Cajetan 이 후에 인수한 곳이었다.
1533년 그는 "성녀 글라라의 회칙을 따르는 성 프란치스코의 3회 자매들"
(sisters of the Third Order of St. Francis under the Rule of St. Clare)의 생활양식을 인준받았다.
바오로 3세는 같은 해에 이 생활 양식을 확인해 주었다.
개혁은 이탈리아 도시들 전역으로 퍼져갔는데,
특히 주목할 만한 곳은 밀라노 였다.
밀라노에는 성 가롤로 보로메오가 세 개의 개혁 수도원을 창설하였다.
이 개혁운동은 후에 스페인과 멕시코, 칠레에 까지 퍼져 나갔다.
이 개혁에 있어 가장 현격한 인물은 Maria Maddalena Martinengo(+1737)와
St. Veronica Giuliani(+1727)였다.
(간추린 프란치스칸 역사 강의록 79쪽에서)
2회 글라라수녀회
프란치스칸 2회인 글라라 수녀회는 아시시 성 프란치스코의 정신을 따라
성교회 안에서 거룩한 복음을 그대로 본받음을 생활양식으로 하고,
산 위에서 기도하신 그리스도를 모방하는 기도생활로써
하느님의 영원한 계획인 그리스도 신비체의 완성을 위해 봉헌된 관상 수도회이다.
성 글라라 수녀회, 또는 가난한 자매 수도회라고 불린다.
글라라 수녀회의 생활양식이란 교회생활, 형제애, 가난, 관상이다.
현재 한국에는 양양, 양평, 익산, 광주, 인천, 제주에 글라라 수도원이 자리잡고 있다.
(작은형제회홈에서 www.ofm.or.kr)
성 다미아노 성당 1층 경당
성프란치스코가 성녀 글라라에게 써 보내신 유언
1.저 작은 형제 프란치스코는 지극히 높으신 우리 주 예수 그리스도와
그분의 지극히 거룩하신 어머니의 생활과 가난을 따르고 끝날 까지
그 생활 안에 항구하기를 원합니다.
2.저의 자매 여러분, 저는 여러분에게 간청하며 권고합니다:
지극히 거룩한 이 생활과 가난 안에서 항상 살아가십시오.
3.그리고 누구의 가르침이나 권고 때문이라도
이 생활을 절대로 떠나지 않도록 온갖 조심을 다하십시오.
가난의 특전 privilege of poorness
세라핌적 가난의 특전
교황 그레고리오 9세가 성녀 클라라에게 허가한(1228. 9. 17.) 세라핌적 가난의 특전
하느님의 종들의 종 그레고리오 주교는 아시시 교구의 산 다미아노 성당에서 수도적 공동생활을 하는, 그리스도 안에서 경애하는 딸들인 그리스도의 시녀들, 클라라와 그 자매들에게 인사하며 사도적 강복을 보내노라.
1. 널리 알려진 바와 같이 그대들은 오직 주님께만 자신을 봉헌하기 위하여 세속의 모든 부귀 영화를 포기하였소. 그리하여 그대들은 모든 소유를 팔아 가난한 이들에게 나누어 주고 우리를 위하여 가난하여지신 그분, “길이요 진리요 생명”(요한 14,6)이신 분의 발자취를 모든 점에서 따르며 어떠한 경우에도 그 길에서 떠나지 않기 위하여, 더 이상 어떠한 재산도 결코 소유하지 않기로 결심하였소.
2. 이러한 그대들의 결심은 어떠한 물질적 곤란을 당하더라도 흔들리지 않을 것이오. 왜냐하면 사랑의 마땅한 도리로 결심하고 스스로를 영의 법에 굴복시킨 그대들 육신의 허약함은 임의 왼손이 머리 받쳐 도와 주실 것이기(참조: 아가 2,6; 8,3) 때문이오.
3. 뿐만 아니라 하늘의 새들을 먹이시고(참조: 마태 6,26) 들의 꽃들을 입히시는(참조: 마태 6,26) 그분께서는 그대들에게도 무엇이건 모자람이 없게 보살펴 주실 것이며, 그분을 마주뵈올 영원의 나라에서는 당신 바른손으로 그대들을 안아주시고(참조: 아가 2,6; 8,3), 그분의 식탁에 자리한 그대들 사이를 오가며 손수 시중들어(참조: 루가 12,37) 주시리이다.
4. 이렇게 우리는 그대들의 간청을 받아들여 지극히 높은 가난에의 결심을 사도적 호의로 뒷받침하고 보증하며, 어느 누구도 그대들에게 재산 받아들이기를 강요할 수 없게 이 문서를 통하여 사도적 권위로 확인하는 바이오.
5. 어느 누구도 우리가 인준하고 확인하는 이 기록을 훼손하거나 이에 대해 무모한 반대를 하지 말 것입니다. 누가 무엄하게도 이런 행동을 하려고 하면 전능하신 하느님과 복되신 사도 베드로와 바오로의 진노를 부르게 되리라는 것을 명심해야 할 것입니다.
페루지아에서 교황 즉위 제2년 9월 17일
(제주성글라라수도회홈에서)
*아시시의 성프란치스코 축일:10월4일.인창동성당게시판676번,1403번
*성프란치스코의 거룩한 상흔(오상)축일:9월17일.게시판644번.1369번.
*성녀 글라라 축일: 8월11일.게시판1312번,1313번.
*성녀 베로니카 줄리아니St. Veronica Giuliani(사랑의 불) 축일:7월19일,게시판1262번
*성 가롤로 보로메오 주교 (트리엔트공의회)축일:11월4일.게시판1454번
*성 가예타노 사제 St. Cajetan of Tienne(테아틴회 설립자) 축일:8월7일,게시판1306번.
☞http://home.catholic.or.kr/gnbbs/ncbbs.dll/chinchang
성프란치스코의 기도
주여 내 사랑의 사랑 때문에
황송하옵게도 당신이 죽으셨으니,
주여 당신 사랑의 사랑 때문에
당신을 위해 나도 죽을 수 있도록,
꿀과 같은 당신 사랑에 내 마음달게 해 주시고,
불과 같은 당신 사랑에 내 마음 뜨겁게 해주시어,
당신 사랑의 크신 힘으로 하늘 아래 있는 모든 것에서
나의 마음을 빼내어 차지하소서.
♬노래: 작은꽃 성가대
BLESSED MARY MAGDALEN MARTINENGO
CAPUCHINESS
Mary Magdalen Martinengo da Barco was born into a noble family at Brescia in northern Italy in 1687. At five months she lost her mother, and her childhood showed a considerable precocity of religious devotion, self inflicted mortifications and spirituality, or psychological disturbances. Her determination "to imitate everything in the lives of the saints", though heroic, could hardly be called a wise program at any age.
When she was eighteen, she joined the Capuchinesses of Santa Maria della Neve in her native town. She was professed in 1706 and her responsibilities varied between Novice Mistress, which she held three times, and portress. In 1732 and again in 1736 she was superior of the convent, and was admirable in all these offices.
As a daughter of St Clare, Sr Mary soon distinguished herself by her modesty, patience and cheerful obedience. The hours prescribed for prayer and meditation, as well as the visits to our Lord in the Blessed Sacrament, were the most delightful hours of her day. Her humility and selfless love of God were adorned with the Divine recognition of unusual mystical experiences and the gift of miracles.
Sr Mary had a particular devotion to Jesus Crucified, especially her sufferings from the crown of thorns. Her sympathy for her suffering Saviour was so deep that she was often found kneeling like one devoid of life. After her death a fillet of sharp points was found bound about her brow.
The fame of her sanctity caused many lay persons to appeal to her for consolation and advice. On such occasions she manifested the special gifts God had given her to encourage disheartened souls, to reconcile such as whereat variance with each other, and to bring sinners back to the path of duty. Very often she was able to read the thoughts of others and foretold future events.
Exhausted by labour and austerity more than age she died on July 27th, 1737 in the fiftieth year of her life. Pope Lio XIII beatified her. The feast of Blessed Mary Magdalen is observed by Franciscans on July 27th.
Beata Maria Maddalena (Margherita) Martinengo Religiosa
27 luglio
Brescia, 4 ottobre 1687 – 27 luglio 1737
Della nobile famiglia Martinengo. All’età di 18 anni entrò nel monastero delle Clarisse Cappuccine. Per le sue esimie virtù, fu ben presto prescelta prima come maestra delle novizie, poi come Abbadessa. Lasciò alcuni scritti di alta mistica. Dotata in vita di carismi celesti e di una visibile conformità a Cristo Crocifisso.
Margherita Martinengo nacque a Brescia il 4 ottobre 1687. La sua era una famiglia importante: il padre, Conte Leopardo, era Capitano della Repubblica Veneta. Per le complicazioni del parto la mamma, Margherita Secchi d’Aragona, morì dopo cinque mesi; la beata ne aveva ereditato il nome. Crebbe in un ambiente sereno, con diverse nutrici, ma nonostante le cure fu sempre malaticcia, soffrendo in particolare di debolezza di stomaco. All’età di cinque anni prese come mamma e modello la Madonna. Frequentò la scuola delle Orsoline manifestando predisposizione per la lettura e la preghiera. Il palazzo dei Martinengo aveva una ricca biblioteca, oltre a molte opere d’arte. Di quegli anni si ricorda un episodio singolare: un giorno cadde dalla carrozza in corsa senza farsi alcun male. Disse di aver sentito il suo Angelo Custode prenderla in braccio. A dieci anni fu accolta dalle Agostiniane, ove vi erano due zie, per perfezionare la sua istruzione e la sua spiritualità. Il momento tanto atteso della Prima Comunione ebbe un risvolto eccezionale: la sacra particola cadde a terra, Margherita si prostrò e la prese dal pavimento. Un freddo improvviso la scosse, sentì dentro di sé la presenza di Dio. Due anni dopo, per sottrarsi alle attenzioni delle due zie monache, andò dalle Benedettine dove erano religiose altre due zie. Anche queste però erano più preoccupate della sua futura collocazione sociale che del travaglio interiore che stava vivendo. Con le altre convittrici era allegra e vivace e amava ripetere che voleva farsi santa. Pensavano scherzasse, ma il Signore faceva sul serio. A tredici anni fece voto segreto di verginità. Tre anni dopo si prospettò l’idea di un buon matrimonio: Margherita disse al padre che voleva farsi cappuccina, ma trovò una ferma opposizione. Seguirono mesi di incertezze. Fece un periodo di prova proprio dalle Cappuccine, poi un viaggio col padre a Venezia. Tornata a casa passò un’intera notte in preghiera, poi prese la decisione definitiva: le vesti eleganti da contessina cedevano il posto al rude saio.
Entrò in monastero l’8 settembre 1705, condotta da un corteo di carrozze. Scrisse: “che spasimo provai quando feci l’ingresso! Diedi quel passo con tanta violenza che credo di certo non sarà più grande quella del separarsi l’anima dal corpo”. Prendeva il nome della Penitente che era stata la prima Testimone del Risorto.
La vita della comunità, una trentina di suore, era scandita dalla preghiera, cinque ore di giorno e tre di notte, e dal lavoro. Il rapporto con la maestra delle novizie fu burrascoso, ma suor Maria Maddalena soffrì nel silenzio. Per nulla al mondo, anche se le sue origini erano nobili, avrebbe voluto primeggiare. Le novizie svolgevano i lavori più semplici: coltivare l’orto, accudire agli animali, cucinare. Essa non li aveva mai fatti prima eppure era tra quelle che lavoravano di più. Soprattutto però ebbe inizio un rapporto profondo col Signore, scrisse: “la mia orazione non ha mai principio perché non ha mai fine, vivendo sempre unita a Dio nel mio interno”. Le sue facoltà erano “tutte ingolfate in Dio”. Alcune ore della notte, invece del riposo, le dedicava alla preghiera, “specchio nel quale si mira Dio”. La sua unione con l’Altissimo è totale: “quanto più mi profondo nel mio niente tanto più mi perdo in Dio e mi scordo del tutto di me”. Amava molto il silenzio ma col suo carattere gioviale non mancava di rallegrare le consorelle con composizioni poetiche. Iniziarono i disturbi di salute che l’accompagneranno per tutta la vita.
Fece la professione con un “amore ardentissimo a Dio intenso e continuo, che abbruci ogni difetto ogni imperfezione ogni neo di colpa”. L’umile suora iniziò anche un magistero attraverso la corrispondenza diretta ai familiari e a religiose di altri monasteri. Cristo “parve mi si mutasse il cuore, dandomi Gesù il suo divin cuore, vera fornace di sempiterno amore”. Aveva il grande timore di non essere diligente. Era consueto, a quei tempi, imporsi penitenze con cilici, suor Maria Maddalena ne aveva a decine. Guardava Colui che si era caricato di tutti i mali del mondo morendo sulla croce. Quali mai potevano essere i suoi peccati? La risposta è che chi vuole uniformarsi a Dio si sente continuamente imperfetto: “la strada del patire e dell’annegar se stessi è la più breve per giunger al possesso del Sommo Bene”. Il Venerdì Santo del 1721 Maria Maddalena ebbe il dono dello sposalizio mistico, alle consorelle che avevano sentore delle sue esperienze diceva “pensate un po’ se il Signore vuol fare a me miserabile tali favori”.
A trentasei anni fu nominata maestra delle novizie, incarico importante e delicato; lo sarà tre volte. La sua condotta suscitò gelosie e alcune suore le divennero “contrarie”: Dio la metteva alla prova. Col successivo incarico di “ruotara” ebbe rapporti con l’esterno e la sua fama si diffuse nella città. Nel 1732 fu eletta badessa. Temendo che non fosse rispettato abbastanza il voto di povertà, mandò alcuni paramenti della chiesa alle Cappuccine di Venezia. Non mancarono le tentazioni: “vivo come una creatura esiliata e dal cielo e dalla terra, tanto arida e desolata, senza sentimento di Dio”.
Il 18 luglio 1734 ebbe la prima emottisi, lo rivelò a poche. Il suo corpo, già provato da tante penitenze, deperì velocemente. Il 12 luglio 1736 fu nuovamente eletta badessa. Una delle “contrarie” dirà che nel suo governo c’era qualcosa di divino. All’affanno dei medici rispondeva “io spero di aver presto a morire per tante cose ch’essi non sanno. Sono tutta in Dio, non penso ad altro”. Gli ultimi mesi furono penosi, soffrendo meditava la Passione di Cristo: “i misteri della sua santissima vita e passione e morte li ho tutti scolpiti nel cuore, non per averli meditati, ma per averli veduti”. Tutti i particolari delle ultime giornate furono annotati dalle consorelle. Qualche anno prima aveva scritto: “che contenti per un’anima nel mirare il crocifisso che l’è posto nell’ultima agonia in mano!”. Spirò, da poco passata l’una di notte, il 27 luglio 1737. Qualche ora dopo tutta Brescia le rese omaggio.
La Beata Maria Maddalena Martinengo è una grande mistica francescana, con influssi di spiritualità carmelitana. Possediamo numerosi suoi scritti, sia diretti alle consorelle che autobiografici, redatti per obbedienza ai confessori e che tanto le costarono. Erano cose “intese dall’anima per esperienza e non per scienza”. “Tante cose le intendo, ma non so spiegarle; altre le spiego, ma dico spropositi”. A noi oggi dice: “O creature tutte, perché non correte ad amare sì smisurata bontà di Dio?”.
Leone XIII la proclamò beata il 18 aprile 1900.
Autore: Daniele Bolognini
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Aggiunto il 16-Feb-2005
Letto da 1922 persone
MARY MAGDALENE MARTINENGO
Memorial
27 July
Profile
Italian nobility. Lost her mother while still an infant, a trauma that affected her deeply, and led her to intense religious devotion and prayer. At age 18 she joined the Capuchinesses of Santa Maria della Neve in Brescia, and spent the rest of her life in the convent. Recognized in the convent for her holiness and prayer life. Twice prioress, and served several years as novice mistress. Worked to promote devotion to Christ Crucified, and used her own example to encourage penance and personal sacrifice for the Lord.
Born
1687 at Brescia, Italy
Died
1737 of natural causes
Beatified
1900 by Pope Leo XIII
Canonized
pending