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프란치스칸 성인/성지




축일:6월23일
성 요셉 카파소
St. Joseph Cafasso
San Giuseppe Cafasso Sacerdote
Castelnuovo d’Asti, 1811 - Torino, 23 giugno 1860
Born : 1811 at Castelnuovo d'Asti, Italy
Died : 23 June 1860 at Turin, Italy of pneumonia, a stomach hemorrhage,


and complications of his congenital medical problems;


his will bequeathed everything to aid the ministry of Saint Joseph Benedict Cottolengo;


Saint John Bosco preached the funeral Mass homily
Name Meaning : Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall'ebraico, whom the Lord adds (Joseph)
Canonized : 1947 by Pope Pius XII






성 요셉 카파쏘가 살레시오회의 성인이라고 하는 것은,
그가 성 요한 보스코와 절친한 친구이자 영적 지도자였기 때문인 듯 하다.
그러나 그는 교구사제였다.



까스뗄누오보 다스띠 태생인 그는 농사를 짓는 부유한 가정에서 태어나,
케이리 학교를 다녔다.
그는 1833년에 연령 미달에 대한 관면을 받고 사제로 서품되었다.



사제 서품 후, 그는 토리노에서 신학 공부를 계속하였으나,
항상 미흡하다고 생각하던 중에,
성 프란치스꼬 성당에 소속된 학교에서 영적인 고향을 발견하였다.





그는 성 필립보 네리, 성 프란치스꼬 드 살,
그리고 성요한 보스꼬와 떼어놀을 수 없을 정도로 가까웠고, 서로 영향을 끼쳤다.
그들 중에서 요셉은 가장 탁월한 설교자였다.



또한 그의 설교는 북이탈리아에 퍼지기 시작하던 얀센니즘을 퇴치케 하였다.
또 돈 보스코를 설득하여 소년들의 신앙교육에 헌신토록 한 사람도 그였다.



1860년 봄, 그는 자신의 죽음을 예고하고, 그해 6월 23일에 운명하였다.
그의 장례식에는 돈보스꼬 성인이 강론하며, 그의 성덕을 추모하였다.


(성바오로수도회홈에서)






*성 요한(돈) 보스코 사제 축일:1월31일.게시판1595번.


*성 필립보 네리 사제 축일:5월26일.게시판1785번.


*성 프란치스코 드 살(살레시오) 주교 학자 축일:1월24일.게시판1584번.


http://home.catholic.or.kr/gnbbs/ncbbs.dll/chinchang








얀세니즘
라틴어 Jansenismus
프랑스어 Jamsenisme
영어 Jnsenism



아우구스티노의 극단적인 주장을 강조한 신학사상.


원죄, 자유, 성총 등 많은 부분에서 비 가톨릭적 요소를 포함하고 있다.


이 사상은 루뱅대학의 교수였던 얀센의 저서 <아우구스티누스>가


1640년에 저술되면서 그 영향을 받아 나타나기 시작하였다.



<아우구스티누스>의 내용 중 5개조는 교황 인노첸시오 10세에 의해 1653년 이단설로 선고 받았다.


즉 얀세니즘은 다음과 같은 교의,


① 그리스도는 전인류를 위해 죽었다는 점


② 하느님은 모든 의인들에게 계명을 주고, 그것을 수행할 충분한 은총을 주었다는 점


③ 신을 등진 인간은 내적인 은총에 반항할 가능성을 가지고 있다는 점


④ 선악에 대한 내적 요청은 필연적인 것이라는 점 등을 부정하였다.



그 밖에도 교회규율, 특히 속죄행위, 영성체에 대한 요구를 거부하였다.


얀세니즘은 프랑스와 네델란드에서 많은 지지를 받았다.


(가톨릭대사전에서)









♬Sanctus-Angel









San Giuseppe Cafasso Sacerdote
23 giugno
Castelnuovo d’Asti, 1811 - Torino, 23 giugno 1860


Fisicamente assai gracile, era animo tenace e volitivo. Divenuto sacerdote, a Torino fu accolto dal teologo Luigi Guala nel suo Convittto ecclesiastico da lui aperto. Questi lo spinse a fare opere di catechesi verso il giovane muratori e carcerati, poi lo volle a fianco nella cattedra di teologia morale. Per 24 anni Giuseppe formò generazioni di sacerdoti, dedicandosi anche ad un'intensa opera pastorale verso tutti bisognosi, compresi i carcerati e i condannati a morte. Sul ceduto al Guala, né perfezionò l'opera, rifiutando sempre ogni titolo onorifico. Aiutò materialmente e moralmente Don Bosco che lo definì " il modello di vita sacerdotale". E' patrono dei carcerati e dei condannati a morte.


Etimologia:Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall'ebraico


E' presente nel Martirologio Romano. A Torino, san Giuseppe Cafasso, sacerdote, che si dedicò alla formazione spirituale e culturale dei futuri sacerdoti e a riconciliare a Dio i poveri carcerati e i condannati a morte.


Non ha fondato né costruito, ma ha allevato fondatori e costruttori. Dalla cattedra e dal confessionale ha formato maestri di fede e uomini e donne di Dio per la Chiesa del suo tempo e anche di dopo. Se non era in cattedra o in chiesa, lo si poteva trovare nelle carceri, tra i detenuti. Giuseppe Cafasso, nato a Castelnuovo d’Asti nel 1811 (quattro anni prima di Giovanni Bosco), fa le scuole pubbliche al suo paese e poi va al Seminario di Chieri (Torino). Tra i compagni non spicca per gesti speciali; la sua figura è tutt’altro che imponente: di piccola statura, è già un po’ curvo per una deviazione della colonna vertebrale.
Difficile prevedergli un futuro di grande predicatore, perché il suo parlare è sommesso. Ma è prete già a 22 anni, e con un solido ascendente sui compagni. Entra nel Convitto ecclesiastico torinese del teologo Luigi Guala, dove i neosacerdoti approfondiscono gli studi di teologia e di morale, e intanto fanno tirocinio nel ministero, lavorando in ospedali, riformatori, carceri, ospizi. Entrato come allievo, don Cafasso non va più via, diventando insegnante di morale, direttore spirituale e infine rettore.
Intanto lo chiamano a predicare, anche se gli manca la voce tonante. Parla ai fedeli nelle “missioni” e ai preti negli esercizi spirituali. Sulla linea di Alfonso de’ Liguori, ma con un suo preciso accento personale, insegna la morale, combattendo un rigorismo giansenistico ancora diffuso, che scoraggia molti. E ai preti insegna come presentare la fede con serenità e fiducia, senza transigere sul dogma, ma offrendo comprensione agli incerti, ai disorientati.
Il giovane don Bosco gli chiede consiglio: vorrebbe andare missionario, ma gli si offrono pure incarichi qua e là... Sommesso e chiaro, Cafasso dice a don Bosco che la sua missione è Torino. E’ la capitale piemontese, con tanta gioventù brada, immigrata e analfabeta, sfruttata da molti, malvista dalla polizia. E lo aiuta a cominciare, trova posto per i suoi primi ragazzi, lo difende dagli attacchi di chi non capisce.
Gli chiedono consiglio ex allievi diventati vescovi e cardinali. Alcuni notabili gli propongono di candidarsi alla Camera. Risposta: "Ma nel dì del Giudizio il Signore mi chiederà se avrò fatto il buon prete, non il deputato".
E’ popolare e amato in Torino per l’opera tra i carcerati, che non si limita a visite, buone parole e sigari, ma include l’aiuto alle famiglie, il soccorso ai dimessi perché non ci ricaschino. E include la condivisione delle ore estreme con i condannati a morte, i momenti della disperazione, il cammino verso la forca. Il fragile prete non si stacca mai dai morituri, ai quali parla sommessamente fino al patibolo, pronto poi a inginocchiarsi presso i cadaveri, ricomporli con gesti materni, benedirli, con nell’orecchio ancora le loro ultime parole. Papa Pio XII lo canonizzerà nel 1947, proclamandolo Patrono dei carcerati.


Autore: Domenico Agasso
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Aggiunto il 1-Feb-2001






Joseph Cafasso

Also known as
Priest of the Gallows
Memorial
23 January
Profile
Born with a deformed spine, and into a wealthy peasant family; he was short in stature and crippled throughout his life. Ordained in 1833. Professor of moral theology at ecclesiastical college at Turin in 1836. Superior of the college from 1846 to 1860. Retreat house director. Pastor of Saint Francis Church in 1848. Renowned confessor. Promoted devotion to the Blessed Sacrament. Friend of and advisor to Saint John Bosco, having first met him when Joseph was 12 years old; Saint John wrote a biography of Saint Joseph. Uncle of Blessed Joseph Allamano. Founded religious fellowships.


Worked to reform prisons and prisoners, and to improve prison conditions in Turin. Ministered to condemned prisoners, winning converts Once escorted 60 newly converted condemned to the gallows. Since many of the prisoners were hanged immediately after confessing and receiving absolution, Joseph referred to them as "hanged saints".
Born
1811 at Castelnuovo d'Asti, Italy
Died
23 June 1860 at Turin, Italy of pneumonia, a stomach hemorrhage, and complications of his congenital medical problems; his will bequeathed everything to aid the ministry of Saint Joseph Benedict Cottolengo; Saint John Bosco preached the funeral Mass homily
Name Meaning
whom the Lord adds (Joseph)
Canonized
1947 by Pope Pius XII
Patronage
captives, imprisoned people, prisoners, prisons







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