프리실라 카타콤바의 프레스코화. 성모 마리아. 2세기. 로마.
이 유형의 성모님의 자세는 두팔을 위로 벌려 들어 올리시고 기도를 드리시는 모습인데 아기 예수는 묘사되지 않는다.
이러한 성모님의 자세는 그리스도교 신자들에게 있어 생소한 것은 아니었다.
이미 구약과 고대 그리스-로마 세계에서 모두에게 알려져 있었던 기도의 한 자세이기 때문이다.
그러므로 유대인들도 이러한 자세로 기도했고 초대 교회 사람들도 그러했음을 카타콤바의 벽화등을 통해 확인할 수 있다.
그리고 오늘날의 사제들도 미사 중에 이러한 자세로 기도를 드리고 있음을 볼 수 있다.
이처럼 초세기부터 알려졌던 오란스 형으로 그려진 성모 이콘은 4세기 경에 비롯되었는데
그후 성모 이콘의 전형으로 그 시원적인 주제가 되었다.
이 이콘은 많은 동방교회의 성당들의 지성소 위에 만들어지는 작은 반원형의 돔(Apsis)에 많이 그려지는데
이 작은 반원형의 돔은 성당 중앙의 카다란 돔과 이어져 있어 중앙 돔의 예수 그리스도와 연계되어
하느님의 나라와 지상(인간)을 일치시키는 분이시며, 하늘의 문이라고 칭해짐을 상징적으로 보여주고 있는 것이다.
따라서 성모 찬가인 아카피스토스의 2절에서
"기뻐하소서, 당신은 하늘의 사다리
당신에 의해서 주님은 내려 오셨다.
기뻐하라, 하늘의 다리여.
지상의 사람들을 하늘로 인도하소서" 라고 칭송 되어지고 있다.
오란스 형의 성모는 ’플라티테라’(platitera)라고도 불리우는데 이러한 호칭은 옛 찬가의 다음 구절에서 근거한다.
"가브리엘은 찬미합니다. 기뻐하라 동정녀여!
이 세상의 만물의 창조자는 거룩한 궤이신 당신에게 머무십니다.
성왕 다윗도 노래합니다.
당신은 하늘보다 넓은 분(Plati tera ton ouranon)이시며,
창조주를 품으신 분이십니다.
-이콘.신비의 미. 편저 장긍선신부-
축일:1월18일
성녀 프리스카 순교자
St. Prisca of Rome
Santa Prisca Martire
270년경. 로마
프리실라(프리스카)로도 알려진 그녀는
로마의 초기 순교자인듯 하며, 프리실라 까다꼼바에 안장되어 공경을 받고 있다.
이 외에는 알려진 게 아무 것도 없다.
*성녀 프리실라(프리스카) 거룩한 부인(+ 98년겅) 축일:1월16일.게시판895번.
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[프리실라 카타콤바] Priscilla Catacomb. 선한 목자
그리스도교가 널리 퍼지고 사람들의 마음을 사로잡게 되면서 부터 회화도
하느님과 성자를 주제로 하여 그리게 되었는데 그 기법이나 재료는 고대보다 매우 진보되고 복잡하였다.
로마 근교에서 수없이 발견되는 카타콤바에서는 이러한 그리스도교의 초기 예술의 정수가 잘 보여지고 있다.
이들 카타콤바에는 이교도들이 무덤에 장식하였던 그림들도 보여지나
그리스도교를 상징하는 물고기나 십자가 또는 착한 목자, 요나의 이야기등 성서를 주제로 한 그림들을 찾아볼 수 있다.
이들 그림에서는 이콘의 원형이라 할 수 있는 그리스도나 성모(오란스형), 그리고 그밖의 여러 성자들의 초상도 그려져 있다.
그러나 아직도 유다이즘의 영향이 완전히 사라진것이 아니었으므로 인물보다는 물고기,십자가,빨마가지(종려나무)등 상징물이 더 많았다.
-이콘.신비의 미. 편저 장긍선신부-
♬7.Os Lusti-베네딕도수도원
Santa Prisca Martire
18 gennaio
sec. I-II
Subi il martirio sotto Claudio II, nel III secolo, venne sepolta sulla Via O e traslata sull’Aventino. E’ probabile che sia stata la fondatrice di un’antica chiesa sull’Aventino. Tutto cio che si racconta su di lei, sono leggende, e le informazioni che si hanno sono contraddittorio e ci rimandano a tre persone diverse.
Etimologia: Prisca = primitiva, di un’altra eta, dal latino
Emblema: Palma
E’ difficile stabilire la vera identita di questa martire romana, nonostante i numerosi documenti antichi, poiche le varie notizie che la riguardano si riferiscono probabilmente a tre persone diverse. La celebrazione odierna vuole comunque onorare la fondatrice della chiesa titolare sull’Aventino, alla quale si riferisce l’epigrafe funeraria del V secolo, conservata nel chiostro di S. Paolo fuori le mura. L’antica chiesa, cara a chi ama riscoprire gli angoli intatti dell’antica Roma, nell’ombra discreta e riposante delle sue navate, sorge sulle fondamenta di una grande casa romana del II secolo, come hanno provato recenti scavi archeologici.
Ma gli Acta S. Priscae, che ne fissano il martirio sotto Claudio Il (268-270) e la sepoltura sulla via Ostiense, donde poi il suo corpo sarebbe stato portato sull’Aventino, non hanno maggiori titoli di credibilita della suggestiva leggenda, che colloca S. Prisca nell’epoca in cui S. Pietro svolse il suo lavoro missionario a Roma.
Secondo questa leggenda, la santa sarebbe stata battezzata all’eta di tredici anni dallo stesso Principe degli apostoli e avrebbe coronato il suo amore a Cristo con la palma del martirio, stabilendo al tempo stesso un primato, suggerito anche dal nome romano, che significa "prima": ella sarebbe stata infatti la prima donna in Occidente a testimoniare col martirio la sua fede in Cristo. La protomartire romana sarebbe stata decapitata durante la persecuzione di Claudio, verso la meta del primo secolo. Il corpo della giovinetta venne sepolto, sempre secondo questa tradizione, nelle catacombe di Priscilla, le piu antiche di Roma.
Nel secolo VIII si comincio ad identificare la martire romana con Prisca, moglie di Aquila, di cui parla S. Paolo: "Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Gesu Cristo, i quali hanno esposto la loro testa per salvarmi la vita. Ad essi devo rendere grazie non solo io, ma anche tutte le chiese dei gentili" (Rm 16,3). Si comincio cosi a parlare del "titulus Aqiiilae et Priscae" modificando il primitivo titolo di cui si ha notizia gia nel sinodo romano del 499. Il titolo cardinalizio con cui si e voluto onorare la chiesa di S. Prisca, una santa oggi quasi dimenticata dai calendari, sta a testimoniare la devozione che fin dai primi secoli di vita cristiana riscuoteva questa "primizia" dell’umile pescatore di Galilea. La chiesa di S. Prisca, sorta sul luogo di una casa romana che secondo la leggenda avrebbe ospitato S. Pietro, conserva nella cripta un capitello cavo, usato dallo stesso apostolo, per battezzare i catecumeni.