[이콘]데에시스(Deesis) -열(列)의 불태울 수 없는 가시숲의 성모
중앙러시아. 1800년경,49.5 x 42.5cm. 저화면(低畵面)
가난한 자와 환자들을 위한 기도를 주제(主題)로 한 그림들이 데에시스-그룹에 속한다.
윗줄의 중앙 화면에는 이 세상의 심판자인 그리스도가, 왼편에는 카잔(Kasan)의 성모가,
오른편에는 세례 요한이 보인다.
그 아래 커다란 4각의 별이 이중으로 포개어져 8각을 이루는 별속에는
불태울 수 없는 가시 숲의 성모가 묘사되었으며,
별은 또한 활짝 핀 장미와도 같은 둥근 원속에 들어 있다.
별의 뾰죽한 모서리와 여러개의 장미꽃잎 위에는 천사들과
아카티스토스(Akathistos) -성가의 상징적인 동물들이 보인다.
큰 화면의 4 가장자리중, 왼쪽 윗 부분에 모세와 비잔틴 풍의 가시숲을
오른쪽에 이사야와 임마누엘의 환영(幻影)을,
왼쪽 아랫부분에 닫혀진 성문 앞에 무릎꿇고 앉아있는 에제키엘을
오른쪽에 야곱의 환영(幻影)을 그린 땅에서 하늘로 이르는 사다리를 제시하고 있는 것을 알 수 있다.
중앙 화면의 바깥쪽에 있는 화면들 안에는 다음과 같은 성자들을 표사하였다. (위에서 아래로) :
-왼쪽 첫화면에 성 파이시, 신학자였던 성 요한과 수호천사,
-왼쪽 둘째화면에 성 바실리와 성 스테판,
-오른쪽 위 화면에 성 우스티니아. 성 알렉세이와 성 이반. 그 아래 화면에 성 풀로러스와 로우러스.
이 그림은 주제 (主題)가 흥미 있고 희귀한 성화이다.
(유럽 聖畵(ICON)集 에서)
측일:12월30일
성 루제노 주교
San Ruggero di Canne Vescovo
Canne (Bari), seconda meta dell’XI secolo - Canne, 30 dicembre 1129
루제로 주교는 안니발레 사람들과 로마인과의 전쟁이 잦은 칸느 교구 주교였다.
주교는 특히 가난한 이들에게 가엾은 마음이 남달리 커서 주교관을 빈민 숙박소로 개조했다.
칸느는 그후 노르만족의 노벨토 구이스카르도의 침략으로 1083년 칸느 온 도시가 파괴되었다.
그러나 루제로 주교는 자신이 세상을 떠나기 전에 1128년
빈민 숙박소를 다시 재건하여 불쌍한 사람들, 방랑객들을 수용하여 따뜻하게 살게 했다.
(성바오로딸수도회홈에서)
♬6.Canto Gregoriano-De Profundis
San Ruggero di Canne Vescovo
30 dicembre
Canne (Bari), seconda meta dell’XI secolo - Canne, 30 dicembre 1129
Mentre l’antica citta pugliese di Canne, gia risorta altre volte dalle rovine, stava vivendo un’ulteriore disfatta causata dal normanno Roberto il Guiscardo, il vescovo Ruggero (sec XI) si trovo a reggere le sorti della sua citta natale, restando unico riferimento per la sua gente prostrata dalla miseria e dalla fame. Il suo episcopio resto sempre aperto, divenendo la casa degli ultimi e degli indifesi. Un’antica sua fonte biografica riporta: "Andava scalzo con lo piede nudo per quelle campagne cercanno le limosine per li poveri". Ruggero fu tenuto in grande stima anche dai pontefici Pasquale II e Gelasio II, i quali piu volte gli affidarono incarichi delicati, quale messaggero di pace. Mori il 30 dicembre 1129; aveva circa 60 anni.
Patronato:Barletta, Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie
Etimologia: Ruggero = lancia gloriosa, dal tedesco
Emblema: Bastone pastorale, Aquila
E’ proprio la Canne di Annibale il cartaginese, che il 2 agosto del 216 a.C. distrusse l’esercito romano dei consoli Terenzio Varrone e Lucio Emilio Paolo. L’antica citta non lontana da Barletta, presso la riva destra dell’Ofanto, aveva sempre una sua importanza nel Medioevo, essendo pure sede vescovile. Ma nell’XI secolo viene il tempo della sua rovina. Roberto il Guiscardo ha creato nel Sud d’Italia il suo regno normanno, ancora insidiato pero da ribellioni locali sotto la spinta dell’imperatore d’Oriente. Una di queste e capeggiata dal conte Ermanno di Canne, che le truppe del Guiscardo sconfiggono nel 1083, seminando la distruzione nella citta.
E qui vediamo comparire Ruggero, il cui nome fa pensare a un’origine normanna. Ma altro non sappiamo su nascita e gioventu: l’unica notizia e quella della sua nomina a vescovo di Canne dopo il disastro, in un tempo senza speranze, col flagello endemico della guerra che scoraggia anche la volonta di ricostruire. Il suo compito primo, come emerge da una fonte popolare del XV secolo sulla sua vita, e di contribuire alla sopravvivenza di questa popolazione prostrata. Il suo episcopio era "un puro ospitio che sempre stava aperto de nocte et de giorno ad alloggiare le viandanti et le pellegrini, et le vidue et le pupilli (orfani)". L’ignoto autore ci presenta il vescovo Ruggero che "andava scalzo con lo pede nudo per quelle campegne cercanno le limosine per li poveri".
Dunque, un soccorritore instancabile, che si assume anche compiti dell’autorita civile in quel crollo delle istituzioni. Ma tra le altre poche notizie su di lui c’e anche quella di due papi consecutivi, Pasquale II e Gelasio II (in carica dal 1099 al 1119) che ricorrono al suo consiglio e alla sua esperienza in questioni di diritto, per comporre liti e placare rivalita tra ecclesiastici e comunita, in una Chiesa che sta cercando di riformarsi tra difficolta enormi al suo interno.
Per lungo tempo il nome di Ruggero fu collegato a leggende che facevano di lui un vescovo del V secolo. La sua vicenda storica e stata poi delineata a fine ’800 dagli studi di don Nicola Monterisi, futuro arcivescovo di Salerno. A Ruggero si attribuiscono gia miracoli in vita, e dopo la morte (collocata al 30 dicembre 1129) e la voce popolare a proclamare subito la sua santita. Dapprima egli viene sepolto nella cattedrale di Canne. Ma ormai la gente si stacca dall’antica citta, che non e piu in grado di risorgere. I cittadini, e anche i vescovi successori di Ruggero, si trasferiscono via via a Barletta, dove nel XIII secolo vengono portati anche i resti del santo: dapprima in Santa Maria Maggiore e piu tardi presso il monastero benedettino di Santo Stefano, che poi si chiamera di San Ruggero, venerato insieme come vescovo di Canne e come protettore di Barletta.
L’emblema di San Ruggero, oltre al bastone pastorale, e anche l’aquila, perche la tradizione vuole che un volatile abbia fatto ombra al santo con le sue ali durante un viaggio.
Autore: Domenico Agasso