전설에 의하면, 크리산투스는 로마에 사는 젊은 알렉산드리아 사람이었다.
그런데 그의 부친은 그로부터 그리스도인들을 떼어놓기 위하여
미네르바의 여사제 다리아를 동원하고 감언이설로 달래기 시작하였다.
그러나 반대로 크리산투스가 다리아를 개종시켰으며 둘은 동정 결혼을 하였다.
그들은 수많은 사람들을 개종시켰는데, 그중에는 군인들이 많았다.
그 후 그들도 산 채로 불에 타죽었다.
신자들이 그들의 무덤에서 기도하고 있을 때,
황제가 그 입구를 봉쇄하도록 명함으로써 이들의 공경을 금지시켰다고 전해온다.
Santa Daria Martire
25 ottobre
Roma, † 283 ca.
SANTI CRISANTO E DARIA
I due santi patroni della città di Reggio Emilia vissero e morirono nel III secolo, l’anno del martirio si suppone fosse il 283; sono ricordati singolarmente o in coppia in svariati giorni dell’anno secondo i vari Martirologi e Sinassari, mentre il famoso Calendario Marmoreo di Napoli e per ultimo il Martirologio Romano, li ricordano il 25 ottobre.
I due martiri sono raffigurati in varie opere d’arte, reliquiari, pannelli, affreschi, mosaici, per lo più di origine italiana, situati in alcune città d’Italia, di Germania, Austria e Francia; questo testimonia la diffusione del loro antichissimo culto in tutta la Chiesa.
La loro vicenda, narrata in modo epico e fantasioso dalla ‘passio’, risente senz’altro della lontananza del tempo e della necessità di ricostruire la ‘Vita’ con pochissime notizie certe.
Questa ‘passio’ di cui si hanno versioni in latino e in greco, era già esistente nel secolo VI poiché era nota a s. Gregorio di Tours (538-594), vescovo francese e grande storico dell’epoca.
Crisanto figlio di un certo Polemio, di origine alessandrina, venne a Roma per studiare filosofia al tempo dell’imperatore Numeriano (283-284), qui ebbe l’occasione di conoscere il presbitero Carpoforo, quindi si istruì nella religione cristiana e poi battezzare.
Il padre Polemio cercò in tutti i modi di farlo tornare al culto degli dei, si servì anche di alcune donne e specialmente della vestale Daria, dotta e bella donna.
Ma Crisanto riuscì a convertire Daria e di comune accordo, simulando il matrimonio, poterono essere lasciati liberi di predicare, convertendo molti altri romani al Cristianesimo.
Ma la cosa non passò inosservata, scoperti furono infine accusati al prefetto Celerino, il quale li affidò al tribuno Claudio, che in seguito ad alcuni prodigi operati da Crisanto, si convertì insieme alla moglie Ilaria, i due figli Giasone e Mauro, alcuni parenti ed amici e gli stessi settanta soldati della guarnigione, che aveva in custodia gli arrestati.
A questo punto intervenne direttamente l’imperatore Numeriano che condannò Claudio ad essere gettato in mare con una grossa pietra al collo, mentre i due figli e i settanta soldati vennero decapitati e poi sepolti sulla Via Salaria; dopo qualche giorno anche Ilaria mentre pregava sulla loro tomba morì.
Anche Crisanto e Daria dopo essere stati sottoposti ad estenuanti interrogatori, furono condotti sulla Via Salaria, gettati in una fossa e sepolti vivi sotto una gran quantità di terra e sassi
Dagli ‘Itinerari’ del secolo VII, si sa che i due martiri erano sepolti in una chiesetta del cimitero di Trasone sulla medesima Via Salaria nuova. Una notizia certa riferisce che per la festa dei santi martiri, affluivano molti fedeli ai loro sepolcri e che il papa Pelagio II nel 590, dette alcune reliquie ad un diacono della Gallia.
Ma la storia delle reliquie è intessuta di notizie contraddittorie e leggendarie, la tradizione vuole infatti che furono operate tre traslazioni, una da papa Paolo I (757-767) che dalla Via Salaria le avrebbe portate nella chiesa di S. Silvestro a Roma; la seconda da papa Pasquale I (817-824) che invece le avrebbe trasferite dalla Via Salaria alla Chiesa di Santa Prassede e l’ultima da papa Stefano V (885-891), che le avrebbe portate al Laterano.
Da questa ultima chiesa poi nell’884 sarebbero state portate nel monastero di Münstereiffel in Germania, ancora nel 947 le reliquie sarebbero state trasferite a Reggio Emilia, di cui s. Crisanto e s. Daria sono i patroni, ad opera del vescovo Adelardo, il quale le avrebbe avute da Berengario che a sua volta le aveva ricevute nel 915 da papa Giovanni X, come si vede un bel ginepraio.
Altre città rivendicano il possesso di reliquie come Oria (Brindisi), Salisburgo, Vienna, Napoli.
Il duomo di Reggio Emilia possiede i due busti reliquiari in argento dei martiri, opera di Bartolomeo Spani.
Autore: Antonio Borrelli
CHRYSANTHUS
Memorial : 25 October
Profile
Married to Saint Daria. Zealous and public in his Christianity. Martyred under Numerian and Carinus.
Not surprisingly, many legends developed around couple of married martyrs, and others were rewritten to use them as their lead characters. Modern scholarship has dismissed all these leaving only two of the thousands of faithful lost in the early days of the Church.
Born
Egyptian
Died
c.283
Canonized
Pre-Congregation
DARIA
Memorial
25 October
Profile
Married to Saint Chrysanthus. Zealous and public in her Christianity. Martyred under Numerian and Carinus.
Not surprisingly, many legends developed around couple of married martyrs, and others were rewritten to use them as their lead characters. Modern scholarship has dismissed all these leaving only two of the thousands of faithful lost in the early days of the Church.
Born
Greek
Died
stoned to death c.283 in a sandpit off the Salarian Way; relics at Münstereifel
Canonized
Pre-Congregation
Patronage
Eissel Germany, Salzburg, Austria
Representation
lily
Saint Chrysanthus; Saint Daria
Martyrs (283), died Rome. The legend concerning them relates that Chrysanthus, the son of the noble Polemius of Alexandria, was converted at Rome by the presbyter Carpophorus, and lived in virginial matrimonial union with Daria, a beautiful Vestal. Together they converted many Romans of high rank. Condemned to death they were led to a sandpit on the Salarian Way, and stoned. Patrons of Eissel and Salzburg. Emblems of Chrysanthus: skin of an ox, sandpit; of Daria: a lily. Relics at Münstereifel. Feast, Roman Calendar, 25 October.