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프란치스칸 성인/성지












 


Martyrdom of St Maurice and his Legions-GRECO, El


1580-81.Oil on canvas, 448 x 301 cm.Chapter House, Monasterio de San Lorenzo, El Escorial


 



 


축일: 9월22일


성 마우리시오


San Maurizio e compagni Martiri


San Maurizio, Candido, Essuperio, Vittore e compagni Martiri della Legione Tebea


ST.MAURICE,


martyred c.287 at Aaunum, an area of modern Switzerland


Maurizio = figlio di Mauro, dal latino(son of Mauro, from the Latin)


Canonized : Pre-Congregation


 



 


막시미안 황제 치하에서 테베아(테반)의 헤르쿨리우스 부대는


이집트 상류에서 온 크리스천으로 구성되어 있었는데,


이 부대장인 마우리시오와 수많은 동료들은 바고데족을 격퇴한 승전 축하연에서


이방신에게 희생드리는 것을 거절하였던 것이다.


 



 


거듭 같은 명령이 떨어졌지만, 그들은 요지부동이었으므로,


황제는 반란을 두려워한 나머지 6천 명이나 되는 이 부대를 전멸시켰다는 것이다.


이들의 지도자는 마우리치오와 엑수페리오 그리고 칸디도였다고 한다.


이 이야기를 기술하신 분은 리용의 주교이던 성 에우체리오이다(434년).


*성 에우체리오(eucherius)주교 축일:11월16일


 



 


프랑스 리옹(Lyon)의 주교인 성 에우케리우스(Eucherius)에 의하면,
막시미아누스 황제 치하에서 테반의 헤르쿨리우스 부대는 이집트 상류에서 온
그리스도인으로 구성되어 있었는데,
이 부대장인 성 마우리티우스(Mauritius, 또는 마우리시오)와 수많은 동료들은
바고데족을 격퇴한 승전 축하연에서 이방신에게 희생 제물 드리는 것을 거절하였다.
거듭 같은 명령이 떨어졌지만 그들은 요지부동이었기 때문에
황제는 반란을 두려워한 나머지
일단의 테반 부대원들을 아가우눔(Agaunum)에서 전멸시켰다고 한다.


 


 


이들의 지도자는 성 마우리티우스와 엑스수페리우스(Exsuperius) 그리고
칸디두스(Candidus)였다고 한다.
또한 이름이 전해지는 군인 순교자로 성 비탈리스(Vitalis), 빅토르(Victor),
인노켄티우스(Innocentius) 등이 있다.
후일 전기 작가들은 쾰른(Koln)에서 파엔그라까지
무수한 무명의 테반 부대 순교자들이 있었다고 기록하고 있고,
현재 생 모르스 앙발래에 있는 수도원은
이때 죽은 순교자들을 기념하여 세운 수도원이라 한다.
이들은 보통 아가우눔의 순교자들로 기억되고 있다.
(가톨릭홈에서)


 



 


 


♬13.Canto Gregoriano-Christus Natus


 


 


 


 


 


 


 


 


San Maurizio, Candido, Essuperio, Vittore e compagni Martiri della Legione Tebea
22 settembre - Comune 
+ Agaunum (odierna Saint-Maurice-en-Valais), Svizzera, 287 circa


Abbiamo loro notizie da Euleterio, vescovo di Lione, che racconta di centinaia di soldati martiri capitanati da Maurizio. Questi soldati, appartenenti alla legione "tebea" di Massimiano Erculeo, furono sterminati perché si rifiutarono di andare in Gallia a perseguitare cristiani. Dalle ricerche storiche fatte fino ad oggi, risulta che, prima della grande persecuzione di Diocleziano, probabilmente attorno al 286, Massimiano Erculeo intraprese una spedizione in Gallia contro Bagaudi. Alcuni soldati della legione, probabilmente una coorte capitata da Maurizio, si rifiutarono di celebrare in onore degli dei e furono martirizzati presso Agaunum, nel Vallese. In questa regione, dove loro culto è molto antico, nel 1893 è stata trovata una basilica risalente a quell'epoca.


Etimologia: Maurizio = figlio di Mauro, dal latino
 
Il Martyrologium Romanum cita in data odierna i santi Maurizio, Candido, Essuperio, che con i soldati loro compagni ed il veterano Vittore affrontarono il martirio in odio alla loro fede. Per meglio comprendere l’origine del culto di questi intrepidi testimoni della fede cristiana, occorre però ripercorrere brevemente la vicenda della celebre Legione Tebea, alla quale la pietà popolare ha sempre riservato una particolare devozione.


La leggenda della Legione Tebea
La fonte principale e storicamente più attendibile pervenutaci circa San Maurizio e la celebre Legione Tebea da lui capeggiata è costituita dalla “Passio martyrum Acaunensium” attribuita a Sant’Eucherio di Lione. La versione che ci è stata tramandata risale solo al IX secolo, ma il santo vescovo lionese citava già la sua opera in una lettera indirizzata al vescovo Salvio verso il 440, affermando che a quel tempo la tradizione orale in merito era già attestata da almeno un secolo.
Lo studioso tedesco D. Van Berchem negli anni ’40 del XX secolo esaminò l’antica “passio”, giungendo alla conclusione che la fonte del racconto orale fosse San Teodoro (detto anche Teodulo) di Octoduro, primo vescovo del cantone svizzero del Vallese nel IV secolo. Questi importò assai probabilmente la leggenda dall’Oriente, in base a cui Maurizio fu martirizzato con i suoi soldati, forse né tebani né costituenti una vera e propria legione.
Secondo la narrazione di Eucherio, arricchita di parecchi elementi fantasiosi, l’imperatore romano Massimiano guidò un esercito per contrastare una rivolta fomentata da un gruppo di galli, i bagaudi, e giunto nei pressi di Octodurum (odierna città svizzera di Martygny), oltre il passo alpino del Gran San Bernardo, diede ordine ai suoi uomini di compiere un sacrificio in onore degli dei per impetrare da loro il successo della spedizione in corso.
Un’unità dell’esercito imperiale era appunto la famigerata egione Tebea, i cui membri come dice il nome erano stati reclutati nell’Egitto settentrinale ed erano di religione cristiana. Questi valorosi seguaci di Cristo, senza eccezioni, rifiutarono fermamente di sacrificare a degli dei pagani in cui non credevano e si ritirarono dunque nella vicina Agaunum (odierna Saint-Maurice-en-Valais), guidati dal loro “primicerius” e portavoce Maurizio. L’imperatore li invitò ripetutamente invano a tornare sui loro passi ed infine ordinò la loro decimazione. Ma i soldati, incoraggiati da Maurizio e dagli altri ufficiali, furono irremovibili dalla loro decisione sino alla fine. Conclusasi tale violenta persecuzione pare fossero stati uccisi ben 6600 (o secondo alcune fonti 6666) soldati. Il Martyrologium Romanum, nella sua ultima edizione, si limita a citare esplicitamente i nomi di Maurizio, Candido, Essuperio e del veterano Vittore, quest’ultimo forse proveniente da un altra legione ma ucciso anch’egli in quanto dichiaratosi cristiano.
Maurizio ed i suoi compagni avevano comunque scritto all’imparatore una lettere onde spiegargli le valide motivazioni della loro ribellione: “Siamo tuoi soldati, ma anche servi di Dio, cosa che noi riconosciamo francamente. A te dobbiamo il servizio militare, a lui l’integrità e la salute, da te abbiamo percepito il salario, da lui il principio della vita [...]. Metteremo le nostre mani contro qualunque nemico, ma non le macchieremo col sangue degli innocenti [...]. Noi facciamo professione di fede in Dio Padre Creatore di tutte le cose e crediamo che suo Figlio Gesù Cristo sia Dio. Siamo stati spruzzati dal sangue dei nostri fratelli e commilitoni, ma non ci affliggemmo, alzammo le nostre lodi perchè erano stati ritenuti degni di partire per il loro Signore Dio. Ecco deponiamo le armi [...] preferiamo morire innocenti che uccidere e vivere colpevoli [...] non neghiamo di essere cristiani [...] perciò non possiamo perseguitare i cristiani”. Assai probabilmente Eucherio inventò le parole con cui i martirizzandi espressero le loro rimostranze, affermando che rifiutarono di uccidere dei cristiani che in realtà non erano nemici dell’autorità imperiale e non menzionando i bagaudi. Inoltre la “passio” più tardiva aggiunse al gruppo i nomi di Innocenzo e Vitale, in quanto i loro corpi vennero rinvenuti dopo secoli nella vallata del Rodano. Comunque, anche se i numeri citati paiono esagerati ed alcuni dettagli della leggenda furono aggiunti nel V secolo, sembra effettivamente essersi verificato un effettivo spargimento di sangue cristiano alla base della tradizione.


Il culto ieri e oggi
Il culto nei confronti dei martiri risalirebbe dunque al IV secolo, durante il quale il suddetto San Teodulo fece edificare la basilica ancora oggi esistente per ospitarne le reliquie. In occasione della visita di San Martino di Tours si verificò un evento miracoloso: la terra iniziò a trasudare sangue indicano così il luogo ove riposavano i santi resti sulle rive del Rodano ed egli lo raccolse in appositi vasetti per distribuirlo a varie chiese. Eucherio ricorda che “molti giungevano da diverse province per onorare devotamente questi santi, e offrire dono d’oro, d’argento, e altri oggetti”, oggi conservati nel piccolo museo adiacente la basilica, a Brzeg in Polonia ed a Torino.
La chiesa costruita presso Agaunum divenne successivamente il nucleo di un abbazia, grazie al re burgundo San Sigismondo, la prima in Occidente a recitare l’Ufficio divino per l’intera giornata, grazie ad un ciclo di cori. Oggi è affidata agli agostiniani Canonici Regolari Lateranensi, che annualmente ogni 22 settembre, giorno della festa secondo il Martyrologium Romanum, organizzazo la processione con le reliquie per le strade del paese.
Il culto nei confronti si San Maurizio si diffuse molto, come vedremo tra poco, in particolar modo nei territori sabaudi. Ancora oggi il calendario liturgico della Regione Pastorale Piemontese riporta la sua memoria nella data suddetta.


Il legame con Casa Savoia
Per secoli santuario nazionale del regno burgundo, l’antica Agaunum divenne con l’avvento di Casa Savoia, che conquistò per un certo periodo il Vallese occidentale, al centro della devozione dei popoli governati dalla dinastia sabauda. Questo particolare legame tra San Maurizio ed il nobile casato culminò nel 1434 con la fondazione da parte del duca Amedeo VIII di un ordine cavalleresco a lui dedicato.
Nel 1572 Emanuele Filiberto lo trasformò poi nell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, tuttora costituzionalmente riconosciuto dalla Repubblica Italiana. Il duca fece inoltre traslare da Saint-Maurice a Torino parte delle reliquie del capitano della Legione Tebea, nonchè la sua spada, la croce e l’anello, transitando per Aosta, Ivrea e Chivasso.
Oggi riposano ancora nella martoriata Cappella della Sindone ed in epoca preconciliare la teca contenente le reliquie del soldato veniva esposta alla venerazione dei fedeli ogni 15 gennaio, anniversario della traslazione. Un importante corso di Torino, adiacente ai Giardini Reali porta ancora oggi il nome di San Maurizio.


Patronati
San Maurizio è oggi considerato innanzitutto quale patrono di Casa Savoia e dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, ma anche di altri ordini cavallereschi quale quello del Toson d’Oro di Spagna e Austria. Inoltre sotto il patronato del santo sono posti i soldati, in particolare degli Alpini, delle Guardie Svizzere e dell’Esercito Francese Alpino.
Le chiese in onore di San Maurizio iniziarono a pullulare in Valle d’Aosta, Piemonte, Francia, Germania e Svizzera. In quest’ultima nazione gli fu intitolata nella zona tedesca la città di St-Moritz, otto città inglesi, cinquantadue in Francia tra cui la più celebre è Bourg-Saint-Maurice in Savoia, in Piemonte San Maurizio Canavese nonchè San Maurizio di Opaglio nel novarese, dove il santo e la sua legione sarebbero transitati, ed infine in Liguria Porto Maurizio.


Iconografia
L’iconografia relativa a San Maurizio ed ai legionari tebei in genere è solita presentarli con tutti gli attributi tipici dei soldati martiri: la palma del martirio, la spada, lo stendardo con croce rossa in campo bianco e la Croce Mauriziana, cioè trilobata, sul petto. Non mancano le loro raffigurazioni equestri. Spesso possono essere raffigurati con la carnagione scura, a ricordo della loro provenienza africana.
Un dipinto conservato alla National Gallery di Londra, del Maestro di Liesborn, lo ritrae cavaliere con il papa San Gregorio Magno e Sant’Agostino d’Ippona. L’opera più splendida è però la scena del martirio di El Greco, conservata all’Escorial nei pressi di Madrid.


Venerazione ecumenica
Il presupposto che i due martiri ed un numero imprecisato di loro leggendari compagni abbiano militato nella Legione Tebea ha automaticamente conferito loro la presunta nazionalità egiziana e ciò ha contribuito alla diffusione del culto anche presso la Chiesa Copta, che venera dunque specificatamente non solo San Maurizio ma anche tutti quei suoi leggendari compagni il cui ricordo si è diffuso in un qualche piccolo santuario d’Europa. In particolare il Patriarca di Alessandria e di Tutta l’Africa Papa Shenoud tramite un suo delegato ricevette in dono nel 1991 alcune reliquie dei santi Maurizio, Cassio e Fiorenzo. Anche altre Chiese orientali venerano comunque i martiri della Legione Tebea, in quanto vissuti prima degli scismi vari. Anche nel mondo protestante, infine, Maurizio è commemorato quale testimone della fede cristiana.



ALTRI SANTI MARTIRI DELLA LEGIONE TEBEA


Come già detto, la pietà popolare ha sempre riservato una particolare devozione verso i militi tebei ed ha leggendariamente arruolato all’ “Angelica Legio” una folta schiera di martiri spesso non meglio identificabili.


Secondo cronache successive alla “primitiva passio” solo due furono i soldati scampati all’eccidio di Agaunum, ufficialmente riconosciuti come tali anche dal Martyrologium Romanum e festeggiati al 30 settembre:
92655 - Santi Urso e Vittore, Martiri della Legione Tebea, 30 settembre. Inoltre sempre aggiunte tardive inserirono altri due nominativi al gruppo festeggiato al 22 settembre, oggi non più menzionati dal martirologio:
92716 - Santi Innocenzo e Vitale, Martiri, 22 settembre. Un po’ ovunque iniziarono però a fiorire leggende su altri soldati miracolosamente scampati al massacro, che avrebbero trovato rifugio in svariate località, ove intrapresero una capillare opera di evangelizzazione per poi subire anch’essi il martirio.


Nel Vecchio Continente se ne contano all’incirca 400, così suddivisi geograficamente: 58 in Piemonte, 15 in Lombardia, 2 in Emilia, 10 in Francia, 325 in Germania, 5 in Svizzera e 2 in Spagna. E questo non è purtroppo che un incompleto e sommario elenco.


Alcuni di questi santi sono ancora oggi commemorati in diverse date dal martirologio cattolico, che però evita di citare la loro presunta appartenenza alla Legione Tebea:
35400 - Sant' Avventore, Martire, 20 novembre
92514 - Santi Cassio e Fiorenzo, Martiri, 10 ottobre
92463 - San Felice, Martire, 11 settembre
92611 - San Gereone e Compagni, Martiri,10 ottobre
35450 - Sant' Ottavio, Martire, 20 novembre
92464 - Santa Regola, Martire, 11 settembre
35500 - San Solutore, Martire, 20 novembre
92659 - Santi Vittore e Malloso, Martiri, 10 ottobre


Culto estremamente locale è invece tributato ai numerosi santi dei quali si riporta di seguito il collegamento alle loro singole schede, se presenti, oppure alcune scarne notizie sul loro culto:
34250 - Sant'Alessandro di Bergamo, Martire, 26 agosto
72500 - Sant'Antonino di Piacenza, 30 settembre
59900 - Sant' Attilio, Soldato e martire, 28 giugno
92044 - San Besso, Martire, 10 agosto (1° dicembre)
90203 - San Chiaffredo di Saluzzo, Martire, 7 settembre
92582 - Santi Costanzo e compagni, Martiri, 18 settembre
90201 - San Defendente di Tebe, Martire, 2 gennaio
92465 - Sant' Essuperanzio, Martire, 11 settembre
92658 - San Fiorenzo, Martire, venerato a Bastia Mondovì, Senza data
91526 - San Fortunato di Casei, Martire, 16 ottobre e III domenica di ottobre
92257 - Santi Graziano e Felino, Carpoforo e Fedele, Martiri, 13 marzo
90620 - San Gusmeo, Martire, 11 settembre
92046 - San Magno, Venerato a Cuneo, 19 agosto
90619 - San Matteo, Martire, 11 settembre
90234 - San Paragorio e compagni, Martiri di Noli, 7 settembre
92328 - San Secondo, Martire, 26 agosto
92414 - San Tegulo (Tegolo), Martire, 25 ottobre
92320 - San Valeriano, Martire, venerato a Cumiana, 14 aprile


Sant’Abbondio
Venerato a Caramagna Piemonte (CN), nel cui territorio sarebbe stato martirizzato.


Sant’Albano
Trovò il martirio presso Sant’Albano Stura, come testimonia tuttora il dipinto dell’abside della chiesa parrocchiale. E’ inoltre venerato presso Vercelli ed è patrono di Riva presso Chieri (TO). Non è possibile stabilire quando iniziò la devozione dei rivesi al santo. Sicuramente nel 1100 era già vivo il culto, testimoniato da un documento del 1103 redatto nella località di Sant’Albano. Il patrono viene citato negli statuti comunali del 1509 ed a lui si fa inoltre espresso riferimento nel giuramento che il Podestà era tenuto a pronunciare all’atto dell’insediamento: “Nel nome di Cristo amen e in lode dello stesso altissimo Dio e della gloriosa Vergine Maria Sua madre e dell’illustre soldato Sant’Albano, patrono di questa terra di Riva, e di tutta la trionfante Curia celeste, amen”. Secondo la leggenda un contadino procedeva lungo la strada con il suo carro, pieno di covoni, trainato da buoi. La strada era molto pesante in quanto aveva piovuto a lungo, ed il carro sprofondò nel fango. Il contadino tentò inutilmente, imprecando ed ingiuriando il Signore, di spostare il carro, ma le sue bestemmie furono placate da Sant’Albano, il quale passando di lì gli disse di staccare i buoi ormai stanchi e di attaccare al giogo i cani che seguivano il legionario. I cani riuscirono a spostare il carro ed alla vista di quel prodigio il contadino si inginocchiò davanti al santo, trasformando le proprie ingiurie in preghiere.


Santi Alverio e Sebastiano
Venerati a Fossano (CN) nella Collegiata di San Giovenale e festeggiati il 26 gennaio. Martirizzati nei pressi di Romanisio, antico nome dell’odierna Fossano, i loro resti mortali furono rinvenuti il 26 gennaio 1427 in un campo attiguo all’antica chiesa parrocchiale di San Martino. Dal sottosuolo provenì infatti per diversi giorni un’arcana melodia, che venne udita dai contadini del vicinato. Riposti in due preziosi reliquiari, i santi resti furono allora trasferiti nella Collegiata di San Giovenale e da allora i due santi vennero invocati come compatroni della città di Fossano.


Sant’Alvazio
Venerato a Rivalta (TO).


Sant’Antonino
Venerato a Sant’Antonino di Susa (TO), ove è raffigurato in veste talare, nonchè presso Lombardore e Meana, in abiti da legionario tebeo.


San Barolo
Venerato a Barolo (CN).


San Benetetto
Venerato presso Vistrorio, ove l’urna contenente le sue reliquie viene esposta durante la Messa la terza domenica d’ottobre, giorno della sua festa.


San Celestino
Nella Chiesa di Santa Marta in San Giorgio Canavese si conserva un’ampolla contenente grumi del suo sangue. E’ festeggiato la prima domenica di ottobre.


San Felice
La chiesa di San Felice in Borgo Ritania, presso Torre San Giorgio(CN), custodisce le reliquie di questo martire, racchiuse nella statua dormiente del martire, che viene portata annualmente in processione la prima domenica di agosto, giorno della sua festa. Una scritta spiega: “Qui giacciono per essere onorate con preghiera, le ossa benevole del divo Felice, che morì per Cristo”. Il santo è inoltre venerato presso Colleretto, Frugarolo, Ghislarengo, Monticello d’Alba e Cinaglio. Relativamente a quest’ultima località, sita in diocesi di Asti, il calendario della Regione Pastorale Piemontese riporta il culto locale di San Felice in data 12 luglio.


San Cesario
Venerato a Caramagna Piemonte (CN).


San Cosano
Venerato in Val di Susa, in particolare presso Novalesa.


San Costantino
Venerato presso Dronero (CN), quale compagno del più celebre San Costanzo.


San Crisogono
Venerato presso Saluzzo (CN).


San Damiano
Venerato in Val di Susa, in particolare presso Novalesa.


San Demetrio
Venerato a Caramagna Piemonte (CN).


San Desiderio
Venerato a Caramagna Piemonte (CN).


Sant’Evenzio (Evence)
Venerato presso Cly (AO), è considerato un milite della leggione tebea, ma talvolta anche un pastore o un eremita, sul quale sorsero leggende circa l’amicizia ed i miracoli che lo legarono ai santi Giuliano e Pantaleone, anch’essi eremiti fra le montagne valdostane.


San Gillio (Egidio)
Venerato a San Gillio (TO) e Susa.


San Giorio (Jorio)
Venerato presso San Giorio, in Val di Susa, dove sarebbe stato martirizzato, ed inoltre presso Mazzè. E’ spesso confuso con il celebre San Giorgio raffigurato con il drago, a causa della quasi omonimia e della festa comune al 23 aprile.


San Giovanale
Venerato ad Andrate, presso cui avrebbe trovato il martirio per mano dei soldati imperiali. Sul luogo dell’eccidio venne innalzata una cappella campestre, poi divenuta cimiteriale. Una leggenda vuole che il santo sia sempre stato protettore del paese dagli attacchi dei lupi, un tempo numerosi nella zona. Parte delle sue reliquie sono venerate nella Caattedrale di Ivrea con quelle dei santi Besso, Tegolo e Sulpizio. Anche in una cappella laterale del duomo torinese si venera il martire tebeo San Giovenale.


San Giuliano
Venerato presso Fénis (AO), è considerato un milite della leggione tebea, ma talvolta anche un pastore o un eremita, sul quale sorsero leggende circa l’amicizia ed i miracoli che lo legarono ai santi Evenzio e Pantaleone, anch’essi eremiti fra le montagne valdostane. Secondo una tradizione locale il santo avrebbe sostenuto dapprima la schiavitù nelle locali miniere ed in seguito il martirio, precipitato dal monte che da lui prese il nome. Nell’eremo di Mont-Saint-Julien è dunque festeggiato il primo giovedì di maggio. Secondo la leggenda le reliquie del santo si troverebbe murate dietro l’altare della piccola cappella. Non è certo però se si tratti del medesimo San Giuliano a cui è dedicata un’antica chiesa vercellese e venerato nella cattedrale dove si custodisce un reliquiario contenete una parte del braccio.


Santi Giuliano, Bisuzio, Isidoro e Martiniano
Uccisi a Torino presso la Dora Riparia, sono festeggiati il 28 agosto.
Giuliano è venerato a Baldissero Torinese, Fenils (Cesana), Druento, San Giuliano di Susa, Torino, Val della Torre e Barbania. In quest’ultima località se ne conservano le reliquie.
Sant’Isidoro è venerato anche a Saluzzo.
San Martiniano è patrono di Pecco nel Canavese.


San Longino
Venerato a Caramagna Piemonte (CN).


San Marchese
Patrono di Altessano, frazione di Venaria Reale (TO). Ritenuto uno dei numerosi martiri della famosa Legione Tebea scampati all’eccidio di Agauno, fu dunque martirizzato nell’attuale territorio di Altessano, vicino alla cappella a lui dedicata posta lungo la strada per Borgaro e Casalle, nei pressi del ponte sulla Stura di Lanzo. Il suo corpo sarebbe stato rinvenuto nel 1604, durante l’esecuzione di alcuni scavi vicino al castello di Altessano, frazione di Venaria Reale. L’identità del santo sarebbe stata attestata da un libro ed un calice ritrovati insieme alle reliquie. Nel 1677 i resti del martire furono traslati nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo e recentemente sono stati trasferiti in quella nuova. In ricordo di tale evento la festa patronale di Altessano fu da allora celebrata la prima domenica di settembre di ogni anno.


Santi Mariano e Prospero
Venerati a Mondovì ed i loro corpi sono conservati nella chiesa di San Pietro di Breo.


San Martino
Venerato a Rivoli.


Santi Maurizio, Giorgio e Tiberio
Uccisi presso Pinerolo, secondo alcuni studiosi sarebbero però da considerarsi non soldati tebei, quanto piuttosto martiri indigeni trucidati dai saraceni nel X secolo. Le loro reliquie erano custodite da tempo immemorabile nell’abbazia di Santa Maria di Pinerolo, ma in seguito alla soppressione napoleonica andarono disperse. Documenti dei secoli XV-XVII attestano la devozione dei numerosi pellegrini, che accorrevano il giorno 24 aprile per la loro festa.


San Mauro
Venerato a San Mauro Torinese (TO) ed a Caramagna Piemonte (CN), talvolta confuso con l’omonimo discepolo di San Benedetto. Del santo in questione, invece, fu effettuata nel 1821 la ricognizione delle reliquie alla presenza dell’arcivescovo torinese. Ancora oggi esse sono custodite nella chiesa parrocchiale di Santa Maria di Pulcherada in San Mauro Torinese, ove è festeggiato la terza domenica di settembre.


San Mombo o Membotto
Patrono di Moiola (CN) in Valle Stura, confuso con un prete benedettino vissuto nella Svizzera tedesca nel XII secolo e martirizzato nella cittadina di Alberschwende il 23 marzo 1120. Un tempo era festeggiato la prima domenica di settembre, ma ultimamente l’ultima di agosto.


Sant’Olimpio
Venerato a Saluzzo (CN).


Sant’Osterio o Asterio
Venerato a Caramagna Piemonte (CN).


San Pancrazio
San Pancrazio, da non confondere con l’omonimo giovane martire romano a cui è invece dedicato il santuario di Pianezza, è venerato a Villar Dora (TO) e figura negli affreschi del santuario di Castelmagno in abiti da legionario tebeo insieme con San Magno ed altri compagni.


San Pantaleone
Venerato presso Torgnon (AO), è considerato un milite della leggione tebea, ma talvolta anche un pastore o un eremita, sul quale sorsero leggende circa l’amicizia ed i miracoli che lo legarono ai santi Evenzio e Giuliano, anch’essi eremiti fra le montagne valdostane. Questo santo è spesso confuso con l’omonimo martire orientale festeggiato come lui al 27 luglio. Nei boschi nei dintorni di Torgnon, sul Colle Saint-Pantaleon, sorge ancora oggi una cappella a lui dedicata sul luogo dove avrebbe trascorso il suo eremitaggio.


San Pelagio
Venerato in Val di Susa, in particolare presso Novalesa.


San Ponzio
Venerato a Pradleves (CN), ove è festeggiato il 23 giugno. Con San Costanzo avrebbe collaborato all’evangelizzazione della zona compresa tra i torrenti Grana e Maira.


San Porciero (Porcier)
Secondo la tradizione da lui trarrebbe il nome il paese valdostano di Champorcher. E’ ritenuto amico di San Besso, martirizzato nella vicina Valle Soana.


San Quirico
Martirizzato presso Murisengo nel Monferrato, gli è dedicata la torre romanica di Odolengo. E’ festeggiato l’11 marzo.


Santa Serena
Venerata in Val di Susa, in particolare presso Novalesa.


San Sulpizio
Venerato nel Canavese, ove subì il martirio come i santi Giovenale e Tegolo.


San Teodoro
Venerato a Saluzzo (CN) e Vercelli.


San Valerio
Venerato a Casale (AL).


San Vitale
Nella chiesa parrocchiale di San Giorgio Canavese è cusdotida l’urna contenente il suo corpo ed accanto l’ampolla del sangue.


San Vittore
Patrono di Caselle Torinese, Asigliano, Feletto, Borghetto, Canale ed Odolengo.



PREGHIERA a San Maurizio e compagni


O glorioso San Maurizio, che dopo aver edificato i compagni con una condotta esemplare di vita, li hai incoraggiati a versare il proprio sangue per la confessione della fede e li hai visti felici di dare la vita per Cristo e per il Vangelo, ottienici la grazia di testimoniare fino alla effusione del sangue la nostra fede piuttosto che comprometterci con il male e con il peccato e di saper soffrire per amore di Cristo.
Gloria al Padre...
O glorioso San Maurizio, che una volta convertito al cristianesimo, diventasti con la parola e con l’esempio testimone autentico e coraggioso degli insegnamenti di Cristo verso i compagni, ottienici la grazia di esprimere la nostra fede in una chiara testimonianza di vita, per essere nel mondo segni luminosi della verità che salva.
Gloria al Padre...
O glorioso San Maurizio, che hai ottenuto la grazia di coronare col martirio la fede professata nella vita, per cui godi ora la gioia di vedere in eterno il tuo Creatore e Redentore, ottienici la grazia di esercitare costantemente le virtù cristiane per ricevere come premio la beata visione di Dio.
Gloria al Padre...
O glorioso San Maurizio, che seguendo il Cristo sulla via della Croce sei divenuto testimone e maestro di virtù per tanti fratelli, aiutaci a professare con coraggio la nostra fede e, fedeli al Vangelo, a edificare un mondo più giusto e fraterno.
Gloria al Padre...
O glorioso San Maurizio, che coronasti la tua la tua vita terrena con la palma del martirio insieme ai tuoi compagni d’arme e di fede della legione tebea, spargendo il tuo sangue per Nostro Signore Gesù Cristo, e che da allora in poi prendesti a proteggere le nostre terre subalpine e fosti nel corso dei secoli proclamato Patrono Principale degli Stati Sabaudi, vieni in aiuto della nostra Italia; ottieni dal Cuore Sacratissimo di Gesù, grazie all’intercessione della nostra Madre Celeste Maria Immacolata, che Essa riviva e riprenda il corso della sua gloriosa storia nella pratica costante e perfetta della vita cristiana.
Gloria al Padre...


Autore: Fabio Arduino
_______________________
Aggiunto il 17-Sep-2006
Letto da 8661 persone


 



Maurice
 
Also known as
Mauritius
Memorial
22 September
Profile
Layman. Soldier. Officer in a legion of Christian soldiers from Upper Egypt during the reign of Emperor Maximian Herculius. His legion, as many as 6600 men, was massacred en masse by their own side when they refused to participate in pagan sacrifices prior to battle. One of the Martys of the Theban Legion.
Died
martyred c.287 at Aaunum, an area of modern Switzerland
Canonized
Pre-Congregation
Patronage
against cramps; alpine troops; armies; Austria; clothmakers; cramps; dyers; gout; infantrymen; Piedmont, Italy; Pontifical Swiss Guards; Sardinia; soldiers; Stadtsulza, Germany; swordsmiths; weavers
Representation
banner; soldier; soldier being executed with other soldiers knight (sometimes a Moor) in full armour, bearing a standard and a palm; knight in armour with a red cross on his breast, which is the badge of the Sardinian Order of Saint Maurice




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714 프란치스칸 성인 9월18일 코페르티노의 성 요셉(1회) 안젤라 2009-09-19 27329
713 프란치스칸 성인 9월18일 성녀 소피아와 성녀 이레네 순교자 안젤라 2009-09-19 10487
712 프란치스칸 성인 9월19일 성 야누아리오 주교 순교자 안젤라 2009-09-19 6744
711 프란치스칸 성인 9월20일 캄포로쏘의 성 프란치스코 마리아(1회) 안젤라 2009-09-19 5818
710 프란치스칸 성인 9월20일 성 안드레아김대건과 성 바울로정하상과 동료순교자 대축일 안젤라 2009-09-19 5856
709 프란치스칸 성인 9월21일 성 마태오 사도 복음 사가 안젤라 2009-09-19 6923
» 프란치스칸 성인 9월22일 성 마우리시오 순교자 안젤라 2009-09-20 12186
707 프란치스칸 성인 9월23일 성 리노 교황 순교자 안젤라 2009-09-20 6062
706 프란치스칸 성인 9월23일 성녀 테끌라 동정 순교자 안젤라 2009-09-20 17142
705 프란치스칸 성인 9월23일 피에트렐치나의 성 비오 사제(1회) 안젤라 2009-09-20 5312
704 프란치스칸 성인 9월23일 성녀 글라라의 유해 발견(성글라라수도회의 성녀와 복녀축일표) 안젤라 2009-09-23 12924
703 프란치스칸 성인 9월24일 메르체데의 성모마리아 안젤라 2009-09-23 5849
702 프란치스칸 성인 9월24일 성 제라르도 사그레도 안젤라 2009-09-23 5534
701 프란치스칸 성인 9월24일 산 세베리노의 성 파치피코(1회) 안젤라 2009-09-23 5389
700 프란치스칸 성인 9월25일 성녀 아우렐리아와 성녀 네오미시아 안젤라 2009-09-23 6647
699 프란치스칸 성인 9월25일 성 알베르토 주교 안젤라 2009-09-23 6502
698 프란치스칸 성인 9월25일 성 세르지오(세르게이) 안젤라 2009-09-23 7071
697 프란치스칸 성인 9월26일 안티오키아의 성 치프리아노와 성녀 유스티나 순교자 안젤라 2009-09-23 5996